domenica 27 dicembre 2020

 

Cronache di un lockdown maniota: giorno 51 e le feste che ci stanno in mezzo

"Qui si tratta di vivere non di arrivare primo e al diavolo il destino" 

Così canta Maestro Francesco in una canzone di Vecchioni: io tante volte me la sono ripetuta in mare, quando non sapevo bene come cavarmela con la mia barchetta.

Credo sia lo stesso in questo periodo assurdo in cui ciascuno di noi deve re-inventarsi completamente per non soccombere alla follia che sembra essere diventata il reale.

Grecia, Natale 2020: calano i contagi sotto le 300 unità, l'Europa ci riconosce come nazione "verde" nella carta della pandemia, la nostra regione (Messenia) è sempre più spesso senza contagi e da qualche giorno marcata come "bianca" dall'ISS ellenico.

Continuiamo però nel nostro lockdown totale tra coprifuoco e limitazioni: per le feste però ci si può trovare fino a 9 persone (qui non sono così ipocriti da distinguere tra amici, familiari, conviventi e via delirando).

Noi ci si è visti con amici italiani, greci, inglesi che stanno svernando qui.

A volte sembra assurdo che gesti e rituali che fino a poco tempo fa erano considerati automatici possano suscitare emozione e gioia.

Vedere persone, sedersi a tavola per bere e mangiare insieme, scambiarsi un abbraccio sono cose che commuovono.

La stagione è stata splendida fino ad oggi e questo aiuta.

Ecco le foto di questi giorni "normali" che però per molti possono sembrare provenire da un'epoca remota.

Un abbraccio a tutti














 

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