mercoledì 7 novembre 2012

Un weekend nel Golfo di La Spezia

Mentre Omero e la Freya sono in Atlantico (e il ricordo acuisce la nostalgia) noi "poveri terricoli" si esce lo stesso con maltempo e freddo nel MERAVIGLIOSO golfo di La Spezia.
Onde, mare e vento sono assicurati...
Guardare il filmato per credere
Leon

giovedì 5 aprile 2012

Riapre il B&B - riparte la stagione


Oramai ci siamo: gli scatoloni iniziano ad essere più dello spazio a disposizione nella macchina. Le attrezzature da portare in Grecia per l'apertura della stagione sono sparse un po' ovunque...
Il nuovo gommone è pronto e il motore (finalmente un affidabile 4 tempi come si deve!!!) ha appena terminato la revisione.
Tutto è pronto: noi...meno!!!
Comunque: per quelli che ancora non hanno visto il posto (fantastico) e la nostra sistemazione eccovi l'indirizzo web: www.sto-spiti.com
Per ingolosirvi vi lascio con una foto del nuovo gommone: lo so, non è una barca a vela...per quella occorrerà aspettare ancora un annetto (salvo vincite improvvise al SuperEnalotto).
Ma io ne sono ugualmente fiero (è bellissimo!).
A risentirci nei prossimi giorni (il lungo viaggio con carrello al seguito credo meriterà qualche commento e foto).
Leon

giovedì 15 marzo 2012

Un anno dopo - Interludio ritrovato - Omero



Guardi il calendario e ti rendi conto che è già passato un anno: avevi giurato a te stesso che per un bel po' non saresti più salito su una barca e invece...la passione è troppo forte, questa esperienza ti ha cambiato nel profondo, hai iniziato a guardare le cose in modo diverso, ti sei buttato su mille corsi e ora...



Riordinando le mie cose ho ritrovato la “bozza” di un pezzo scritto su quel grande personaggio che è Omero Moretti.
Può sembrare “facile retorica” ma se c’è una persona da cui ho imparato molto, non solo dal punto di vista velistico, è proprio lui.
Omero è blues puro, è Ray Charles “sparato nella notte”, è un Nuvolari che cavalca una autostrada senza fine.
E’ lo skipper (ma credo che la definizione inglese sotto sotto lo faccia un po’ incazzare) che vorresti sempre avere quando le cose si fanno difficili ma è anche il maestro che non ti lascia respirare perché pretende da te sempre il massimo.
Può essere insospettabilmente gentile e premuroso un attimo prima e subito dopo spietato ai limiti dell’insulto.
Ho detto una volta che Omero è un grande Maestro e un “pessimo insegnante”: lo devi guardare, devi “viverci insieme” durante una traversata atlantica per iniziare a capire che quel mare, quella vela, quel viaggio non sono una vacanza MA qualche cosa che ti può cambiare radicalmente se solo sai ascoltare.
Non ci sono “orpelli e gadget inutili” a bordo della Freya: è la casa di Omero, è quella che impari ad amare perché ti sta portando a casa (pure comodo nei limiti di un viaggio che a volte ti sembra un programma di centrifuga!), è la SUA casa e DEVI portarle rispetto.
Così la Freya viene vissuta e tenuta pulita come merita una “amica preziosa”.
Ci sono un paio di episodi su Omero che non ho raccontato quando sono rientrato a casa:
una notte “buschiamo” una burrasca particolarmente pesante; io una cosa del genere non pensavo nemmeno che l’avrei MAI vista o provata… alla fine, mentre ero sotto coperta, parecchio scosso, gli dico che ho avuto veramente paura. Omero rimane zitto per un po’, poi mi sorride, mi dice che si vedeva parecchio e…mi rimanda con divertito cinismo a sostituire il timoniere che deve scendere a mangiare.
Uno degli ultimi giorni sto timonando con finalmente i venti che spingono nella giusta direzione; il mare è parecchio formato e la Freya, che corre come una Formula Uno sull’Atlantico, deve essere portata con molta attenzione.
Omero è in cucina che sta preparandoci una di quelle zuppe “magiche” che abbiamo imparato ad apprezzare in questi giorni così freddi.
Io mi distraggo (come capitava spesso) “cazzeggiando e scherzando” con quelli che oramai sono diventati i miei più cari amici.
Omero esce e mi da una ripassata in grande stile riuscendo in 5 minuti a farmi capire che questo “cazzeggiare e distrazione” non solo è deleterio in barca ma pure (hai ragione Omero) nella vita…
Cosa impari in una traversata con un Comandante come Omero ?
Forse che “sporcarsi le mani” e “sapere come riparare le cose” è una delle attività più vere e gratificanti che ancora possono capitare in questo mondo sempre più virtuale e plastificato.
Che nella vita (così come in Oceano) può venire il momento in cui non puoi nasconderti e devi fidarti degli altri perché gli altri si stanno fidando di te.
Che puoi essere il numero uno nel tuo settore di attività MA quando sei là in mezzo sei una piccola cosa ed è meglio mettere da parte orgoglio e presunzione e “ascoltare le madonne” di un padano portatore di una sapienza ANTICA e VERA.
Questo è per me Omero Moretti: sono fiero di essere stato uno del suo “equipaggio” nella traversata ovest-est 2011.

Leon