venerdì 27 novembre 2020

 

Cronache di un lockdown maniota: giorno 15-20

"Qui il tempo è dei giorni, che passano pigri..."






Ma poi arriva un sms dall'Italia che molto educatamente recita:  Gentile contribuente, se non ha ancora effettuato il pagamento, le ricordiamo che il giorno 02/12/2020 scade la  rata unica della Tari 2020. Comune di Bologna.

Ora un poco le scatole girano visto che già mi hai ricordato la cosa via mail e non è carino, in pieno lockdown e mentre tutto sembra andare a rotoli che tu mi continui a chiedere soldi.

Veniamo a noi: doveva essere questa l'ultima settimana di lockdown ma oramai sappiamo che verrà prorogata almeno fino al 7 dicembre e non è detto che sia finita.

Stabile a circa 2000 unità al giorno il numero dei nuovi positivi, già prorogato a fine dicembre il remote-working per le aziende...insomma in questo non c'è grande differenza con quello che si legge dell'Italia.

Per non farci mancare nulla abbiamo però i Turchi che sconfinano con le loro navi in acque greche e sono a 7 miglia da Kastellorizo mentre il Ministro degli Interni si deve scusare pubblicamente per aver arrestato 9 attiviste che dimostravano pacificamente in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne...(quando la realtà supera la fantasia).

La band di Stospiti però non si lascia deprimere dalla realtà e sfrutta ogni piccolo appiglio per andare a vedere nella regione cosa accade.

Per ben 2 volte siamo stati a Kalamata (grande città, miraggio per noi paesani in tempo di lockdown).


L'aria che si respira è decisamente rilassata: se non ci fossero ristoranti e bar chiusi e tutti che girano con mascherine e ben distanziati sembrerebbe un periodo come un altro.

Del resto la Messenia è una tra le regioni con il minor numero di contagi giornaliero (tra 6 e 30)

Noi si è colta l'occasione per fare una grande spesa da AB (il mio supermercato preferito) e per andare a trovare 2 italiani che si sono trasferiti da poco in città e hanno aperto una gelateria artigianale.

Oltre al gelato non potevamo non acquistare anche il panettone (!!!) che in 2 giorni è inevitabilmente finito :-)

Oggi abbiamo messo a riposo Windrose tanto non ci lasciano navigare.

Da notare che sta montando la protesta (nelle isole soprattutto ma ora anche sul continente) dei pescatori amatoriali che si chiedono la ragione del divieto di uscire (singolarmente) in barca: se si toglie anche questa possibilità di sostentamento soprattutto in zone dove NON c'è epidemia la situazione credo potrebbe presto degenerare.

In attesa di comunicazioni del Governo greco e di novità vi saluto


domenica 22 novembre 2020

 

Cronache di un lockdown maniota: giorno 11-14

I giorni trascorrono lenti, le attività ormai consuete e una certa pigrizia che ben si concilia con questo autunno per noi atipico.

Sì, perchè si passa dalle giornate in cui puoi ancora fare il bagno al mare a quelle in cui il vento soffia forte e gelido e ti ricorda che "il dio dell'inverno è arrivato".

E così si sfrutta la possibilità di uscire a fare movimento per scoprire posti nuovi .


Proseguono intanto i lavori e tra stuccare, dipingere, montare e smontare lampadari e armadi ci avviciniamo al rientro in casa nostra: mancano "solo" infissi e porte e il fornitore non è molto rassicurante sui tempi di realizzo





Ma noi siamo personcine piene di risorse e per tirarci sù il morale tiriamo una bella sfoglia e prepariamo i tortelli di zucca


Per concludere eccovi un video https://youtu.be/4ftR2jtBPjQ su come stiamo "affrontando" il lockdown qui in zona: un sorriso per provare a non pensare sempre a quanto sia pesante in generale questa situazione. A presto



mercoledì 18 novembre 2020

 

Cronache di un lockdown maniota: giorno 9-10


Poche notizie dai quotidiani locali: le misure prese iniziano a dare un qualche risultato. Sta finalmente rallentando la crescita dei contagi, ci sono segnali anche sul fronte ricoveri, pare che si sia toccato il picco e che entro fine mese la curva potrà scendere decisamente soprattutto nelle regioni di Salonicco e Atene dove la situazione è molto critica.

La Chiesa ortodossa ha avuto un incontro ufficiale con il Governo chiedendo di sospendere il lockdown almeno durante le festività natalizie e ha ottenuto (come sempre) parecchie rassicurazioni.

Si dice intanto che ci sia già pronto un piano di riaperture graduali a partire da dicembre...staremo a vedere

Noi qui continuiamo con i lavori in casa

e ringraziamo di essere ai margini dell'impero anche per i piccoli vantaggi che se ne ricavano.

Tutti gli esercizi e negozi che non siano strettamente di generi di prima necessità hanno l'obbligo di restare chiusi.

Ma, se abiti nei pressi di in un piccolo paese come Aghios Nikolaos e hai la fortuna di conoscere le persone "giuste" ecco che ti si spalancano le porte del colorificio situato all'interno del frantoio che in questi giorni lavora come un indemoniato.

Lì trovi tutto quello che ti può servire per i lavori di casa, anche quel colore particolare per le pareti che riescono ad azzeccare con la magica macchina mischia-tintura.

Si può così iniziare e a sera corsetta sulla strada per Trahila accompagnati da un tramonto pazzesco.







In questo lungo lockdown greco ci sono giorni di spasso, dove pensi che sarà l’ultimo bagno di stagione (e te lo godi al massimo)... ma poi la pioggia e il freddo sembrano non voler proprio arrivare!

E poi ci sono giorni di lavoro, nella speranza di poter rientrare in casa nostra prima di Natale! ... perché in fondo, nonostante 10 anni di Mani, ancora ai ritmi greci io non mi sono abituata!!! E temo non mi abituerò mai xchè in fondo, dei due, la vera milanese sono ioooo😁

domenica 15 novembre 2020

 

Cronache di un lockdown maniota: giorno 7-8


E così la prima settimana di lockdown è terminata



Se nella vita quotidiana per noi che in fondo siamo "ospiti di questa terra" non c'è una grandissima differenza con quello che facciamo di solito,


internet, i quotidiani, i racconti delle persone che incontri ti ricordano subito che la situazione si sta facendo difficile per molti.



Il numero di positivi si aggira quotidianamente sulle 2700 unità, si è superato il tetto dei 1000 morti da inizio pandemia, i ricoveri nei reparti di terapia intensiva iniziano ad essere troppi per la capacità di ricezione di questa nazione massacrata da lunghe stagioni di austerity e sacrifici.

Anche per questo le reazioni alle iniziative del governo sono sempre più evidenti e continuate.

Da lunedì è stato deciso anche il blocco delle lezioni negli asili, elementari e centri di aiuto diurno; si procederà con la didattica a distanza (abbiamo già sottolineato la difficoltà di questa opzione) e con supporti tramite rete televisiva nazionale. Insegnanti, sindacati e genitori sul piede di guerra.

Intensificata l'azione di controllo durante il coprifuoco: ora sono iniziati gli arresti e le multe per chi viola le regole. Ad una festa a Salonicco presi ed espulsi 2 studenti Erasmus, multa di 3000 € per chi l'aveva organizzata (un ventenne) e per tutti gli altri i 300 € canonici.

Per rendere l'idea del clima che si respira nelle città, il governo ha vietato le manifestazioni per ricordare la protesta degli studenti contro il regime militare nel 1973 e vietato qualsiasi assembramento o manifestazione da domenica a mercoledì con multe fino a 5000 €.

E già c'è chi teme una estensione del lockdown a dicembre.

Intanto le ripercussioni economiche del blocco si sentono ad ogni livello: pezzi di ricambio per autoveicoli e moto rimangono bloccati o subiscono ritardi nelle spedizioni, materiali per l'edilizia non vengono consegnati, sospesi i bus che collegano la periferia (tipo noi...) alle città principali.

E anche i supermercati (che qui hanno di tutto) possono in pratica vendere solo alimentari.



Ma...c'è ancora un gran sole che scalda le nostre giornate da contadini e la sera


si fa il camino.

Alla prossima



venerdì 13 novembre 2020

 

Cronache di un lockdown maniota: giorno 5-6


Oggi primo giorno di autunno vero qui a Pigì: ci si sveglia dopo una notte di pioggia leggera, fuori i colori sono quelli inusuali del grigio e del bianco, tutto odora di verde e di "quasi padano".



I quotidiani che seguo (Kathimerini - un incrocio tra 24 Ore e Corriere della Sera - e Efimerida syntakton -  quotidiano vicino a Syriza) ci aggiornano da diverse angolazioni sullo stato preoccupante della pandemia, sulla situazione critica negli ospedali di alcune regioni, sul dibattito parlamentare di ieri dopo le comunicazioni del Primo Ministro.

Anche qui la responsabilità del tutto viene imputata ai "giovani" che si sono lasciati andare ad una movida sfrenata; se vai invece a leggere in rete le interviste a medici, infermieri, sanitari in genere, ci si accorge che in tutti questi anni si è massacrata la sanità pubblica senza pietà e invece di agire con assunzioni e creazione di posti letto in previsione della seconda ondata si è perso del tempo prezioso.

L'area di Salonicco e quella di Atene sono in grave difficoltà e da oggi è stato inasprito il lockdown a livello nazionale.

Qui in zona è stato registrato un caso (pare fortunatamente subito isolato) nei giorni scorsi. Anche oggi nella passeggiata quotidiana ho notato un livello molto alto di attenzione alle regole dai pochissimi che si vedono in giro: del resto 300 € di multa sono quasi uno stipendio da queste parti...

Per rendere meno pesante il tutto vi mostro cosa si è mangiato oggi in onore di questo autunno: tortellini in brodo rigorosamente da Bologna, bollito con maionese innaffiato da un ottimo Primitivo.


Il tempo di finire il pranzo e il sole già è tornato a farci compagnia

Non si può proprio fare a meno di ringraziare per tutta questa bellezza
Alla prossima



martedì 10 novembre 2020

 

Cronache di un lockdown maniota: giorno 3-4

Una cosa che non manca qui in Mani è una natura potente e un silenzio a volte totale.

Beh, se possibile, in questi primi giorni di lockdown tutto è amplificato.

Gli unici rumori che si sentono sono quelli legati alla raccolta delle olive e l'odore che esce dai frantoi, al lavoro quasi ininterrottamente, è fortissimo.

La natura riprende il suo dominio semi-incontrastato: mucche e pecore a zonzo senza controllo, falchi ed aquile che si posano sui pali della luce, volpi, furetti e cinghiali che scorazzano allegramente.

La scorsa notte Dora ha ringhiato ed abbaiato, rischiando di farmi venire un infarto, in continuazione per intrusi che passeggiavano rumorosamente davanti a porte e finestre.

Noi si continua con i lavori autunnali e ci si dedica ad attività mangerecce in puro stile lockdown: pizza e risotto ai porcini secchi dando fondo alla dispensa.

Questa mattina giro a Stoupa a fare la spesa al supermercato.

Prime impressioni: tutti con mascherina, tutti distanziati, nessuna ressa, nessun carrello stracolmo, banche riforniti normalmente forse più che in estate, alimenti freschi e a km 0.

Il resto degli esercizi sono chiusi e vedremo come fare per le cose che ci mancano.

Pare che sia possibile raggiungere Kalamata se per esempio devi andare in banca (e qui in zona non ne abbiamo); sfrutteremo probabilmente la cosa e ne approfitteremo per andare al mercato all'aperto, in pescheria, da Praktiker per utensili e vernici.


 E ora qualche notizia dalla stampa locale

Il primo giorno di scuola con didattica a distanza pare sia stato un flop colossale.

La piattaforma su cui si basa il sistema è andata in tilt, creando non pochi problemi a studenti e docenti.

Qui la situazione è aggravata da fattori legati alla precedente crisi: 1) non tutti possono permettersi pc/portatili/etc. 2) le famiglie greche hanno per la maggior parte più di un figlio e gli orari per la didattica sono stati fatti in modo tale da non consentire di seguire le lezioni se non si hanno più strumenti elettronici a disposizione; 3) la qualità della connessione non è ottimale per tutti e in tutte le zone. Se poi ci sono anche genitori in smarwork ti scordi di poter accedere alla rete; 4) gli insegnanti a scuola lamentano una rete internet patetica.

Aggrava il tutto una normativa che considera assente anche chi non riesce per motivi oggettivi a collegarsi e dopo un certo numero di ore mancate scatta la bocciatura; è evidente che la discriminazione e la impossibilità all'istruzione per i meno abbienti è un rischio reale

Notizie dal lockdown

I rappresentanti del governo, a più livelli, sono molto preoccupati dalla "rilassatezza" con cui i greci pare abbiano recepito le nuove misure.

Certo, 1 milione di sms sabato sera in orario di coprifuoco per attività motoria non sono pochi, così come 8,6 milioni di richieste di uscita durante i primi 2 giorni di lockdown.

Ma, e siamo alle solite, se consenti alle persone di agire, non puoi poi minacciarle se nel rispetto della legge queste utilizzano gli spazi concessi.

A proposito: dopo che il numero di positivi era balzato a 2000 casi da qualche giorno si è tornati ad una media di circa 1400 casi. 

Tutti noi speriamo che il trend si consolidi e continui.

E ora...birretta

Alla prossima

domenica 8 novembre 2020

 

Cronache di un lockdown maniota: giorno 2

Lo smartphone sembra impazzito, manda segnali di allarme che neppure le piattaforme Agip a Marina di Ravenna.

Pensi che la batteria stia per esplodere, poi temi che sia l'allarme terremoto o inondazione, riesci ad arrivare al maledetto oggetto e trovi un sms della protezione civile in 2 lingue che ti ricorda che il lockdown è in atto e puoi uscire solo per certi motivi e se invii sms al numero solito. Conclude con il classico "state a casa, state al sicuro" e un invito a consultare le linee guida stilate dal governo.

Intanto esce una dichiarazione del Capo della Protezione Civile in cui si ricorda ai cittadini che si può uscire di casa solo per i 6 motivi previsti dal Governo, che non dobbiamo "fare i furbi", che le sanzioni sono raddoppiate rispetto al lockdown di aprile, che già nel primo giorno la polizia ha beccato moltissimi non in regola e fatto multe come non mai.

2 considerazioni spontanee:

1) tutti noi speriamo sempre di riuscire ad essere un pelo più furbi degli altri e a "scansare ed aggirare" norme e divieti

2) gettare ogni responsabilità sui cittadini è quello che fanno i governi quando non sanno più come arginare una situazione che rischia di sfuggire di mano; la Grecia, con sacrifici altissimi, era riuscita a non farsi toccare dalla prima ondata di marzo. Quel vantaggio (enorme) sarebbe dovuto servire per prepararsi ad un autunno che molti prevedevano avrebbe portato a una situazione di allarme sanitario. Ora a quell'allarme ci siamo: pur con numeri infinitamente più bassi rispetto al resto di europa e con una diffusione del virus assai diversificata nel paese, il sistema sanitario non può gestire la crescita costante di malati in ospedali e rianimazioni.

L'unica soluzione è quindi "state a casa" e attenti che se violate le regole... (leggo che ieri in Italia sono state controllate quasi 70.000 persone e multate diverse migliaia; mai avrei detto di riuscire a vedere regole comuni in europa 😕)

Ma noi, qui a Pigì, Mani, siamo ligi e iniziamo la giornata con il duro lavoro nei campi,

per poi uscire a fare una corsetta su un lungomare deserto

e con un poco di tristezza contemplare Aghios Nikolaos completamente chiuso e deserto come mai lo hai visto in una domenica di sole


Intanto sono comparse le prime auto "non conosciute", volti che non sono noti, probabilmente i fuggitivi dalla grande città.

Magari quella mascherina mettetela: servirà a poco ma qui, per un qualche motivo, casi non ne abbiamo e sarebbe bello continuare così

Vita da lockdown



 Senza parole


sabato 7 novembre 2020

 Cronache di un lockdown maniota: giorno 1

Dora ci sveglia come sempre all'alba per ricordarci che anche se è sabato, anche se è iniziato il lockdown, è un giorno come un altro.

Soliti rituali (passeggiata fino ad incontrare i gatti, giochi un poco tonti, pappa per tutti) prima della colazione.

Vado in rete per vedere se ci sono variazioni a quanto annunciato ed è involontariamente comico scoprire che in effetti è vero che italiani e greci sono parecchio simili (una faccia...): ieri, ultimo giorno possibile per gli spostamenti tra regioni, si sono registrati 45 km di coda ai caselli autostradali in uscita da Atene.

Molti in direzione seconde case o parenti per sfuggire al lockdown in città: come anche accade in Italia i commenti sulla vicenda sono parecchio "pepati" e non in pochi ringraziano questi fuggitivi per portare nei paesi possibili contagi e ulteriori rischi in luoghi dove, fino ad ora, si era scansato il disastro.

Certo la situazione negli ospedali di Kalamata è allarmante con i posti dedicati al Covid e con la terapia intensiva già in sofferenza.

Atene da qui è lontana e le immagini di quanti hanno affollato le piazze del centro per gli ultimi aperitivi o cene al ristorante appaiono surreali.

Angela, sempre molto più sveglia e pronta di me, già padroneggia la messaggistica necessaria per potere uscire di casa senza incorrere in multe severe.

Occorre avere una sim greca (o in alternativa un modulo cartaceo da portare con sè) e spedire a un numero verde gratutio un sms in cui si indicano generalità, indirizzo e codice del motivo dell'uscita; 6 possibilità, dal lavoro alla passaggiata con il cane, che puoi reiterare o sommare nel corso della giornata.

La cosa che mi ha colpito è che immediatamente ti arriva la conferma via sms e l'autorizzazione ad uscire (a proposito dei moduli che dovevi e ancora si devono compilare in Italia...).

Decidiamo per una passeggiata con il cane, più che altro per vedere che aria tira.

Incrociamo subito (sono le 9.30 di sabato mattina) una macchina della polizia che neanche ci guarda e poi giù in paese e sul lungomare.

Non c'è nessuno, quei pochi che girano hanno tutti la mascherina ma il clima è di grande rilassatezza.

Stiamo fuori circa 2 ore  e tutto appare come al solito come se non ci fosse il lockdown.


Nirides, il bar sul porto, è aperto per il take-away: le persone arrivano, prendono il loro caffèfrappè, la loro birretta e vanno a sedersi sul muricciolo di fronte al locale. Niente sedie ma indubbio vantaggio di avere quello che vuoi immediatamente 😀.

Incontri l'amica a spasso come te con i suoi cani, fai un tratto di strada insieme (qui è consentito basta mantenere la distanza minima) e poi...è ora di tornare a casa, è sabato in fondo e il barbeque di pesce mica lo puoi fare aspettare.


A domani 

venerdì 6 novembre 2020

Cronache di un lockdown maniota: -1

Cronache di un lockdown maniota

Qualche foto per verificare che tutto funzioni

Oggi, ultimo giorno "normale" qui tra Aghios Nikolaos e Pigì, ci si prepara a queste 3 settimane di chiusura salutando luoghi ed amici che per qualche tempo non vedremo.

Da domani alle 06.00 si inizia: frigorifero mediamente pieno, vino, tsipuro e birra in abbondanza, lavori da fare che avresti volentieri rimandato ad oltranza.

..."e le forze dell'ordine irrequiete cercano qualcosa che non va, mentre io e la mia signora ci affaciamo 'sta sera in Via della Poverta"...