sabato 7 novembre 2020

 Cronache di un lockdown maniota: giorno 1

Dora ci sveglia come sempre all'alba per ricordarci che anche se è sabato, anche se è iniziato il lockdown, è un giorno come un altro.

Soliti rituali (passeggiata fino ad incontrare i gatti, giochi un poco tonti, pappa per tutti) prima della colazione.

Vado in rete per vedere se ci sono variazioni a quanto annunciato ed è involontariamente comico scoprire che in effetti è vero che italiani e greci sono parecchio simili (una faccia...): ieri, ultimo giorno possibile per gli spostamenti tra regioni, si sono registrati 45 km di coda ai caselli autostradali in uscita da Atene.

Molti in direzione seconde case o parenti per sfuggire al lockdown in città: come anche accade in Italia i commenti sulla vicenda sono parecchio "pepati" e non in pochi ringraziano questi fuggitivi per portare nei paesi possibili contagi e ulteriori rischi in luoghi dove, fino ad ora, si era scansato il disastro.

Certo la situazione negli ospedali di Kalamata è allarmante con i posti dedicati al Covid e con la terapia intensiva già in sofferenza.

Atene da qui è lontana e le immagini di quanti hanno affollato le piazze del centro per gli ultimi aperitivi o cene al ristorante appaiono surreali.

Angela, sempre molto più sveglia e pronta di me, già padroneggia la messaggistica necessaria per potere uscire di casa senza incorrere in multe severe.

Occorre avere una sim greca (o in alternativa un modulo cartaceo da portare con sè) e spedire a un numero verde gratutio un sms in cui si indicano generalità, indirizzo e codice del motivo dell'uscita; 6 possibilità, dal lavoro alla passaggiata con il cane, che puoi reiterare o sommare nel corso della giornata.

La cosa che mi ha colpito è che immediatamente ti arriva la conferma via sms e l'autorizzazione ad uscire (a proposito dei moduli che dovevi e ancora si devono compilare in Italia...).

Decidiamo per una passeggiata con il cane, più che altro per vedere che aria tira.

Incrociamo subito (sono le 9.30 di sabato mattina) una macchina della polizia che neanche ci guarda e poi giù in paese e sul lungomare.

Non c'è nessuno, quei pochi che girano hanno tutti la mascherina ma il clima è di grande rilassatezza.

Stiamo fuori circa 2 ore  e tutto appare come al solito come se non ci fosse il lockdown.


Nirides, il bar sul porto, è aperto per il take-away: le persone arrivano, prendono il loro caffèfrappè, la loro birretta e vanno a sedersi sul muricciolo di fronte al locale. Niente sedie ma indubbio vantaggio di avere quello che vuoi immediatamente 😀.

Incontri l'amica a spasso come te con i suoi cani, fai un tratto di strada insieme (qui è consentito basta mantenere la distanza minima) e poi...è ora di tornare a casa, è sabato in fondo e il barbeque di pesce mica lo puoi fare aspettare.


A domani 

Nessun commento:

Posta un commento