martedì 10 novembre 2020

 

Cronache di un lockdown maniota: giorno 3-4

Una cosa che non manca qui in Mani è una natura potente e un silenzio a volte totale.

Beh, se possibile, in questi primi giorni di lockdown tutto è amplificato.

Gli unici rumori che si sentono sono quelli legati alla raccolta delle olive e l'odore che esce dai frantoi, al lavoro quasi ininterrottamente, è fortissimo.

La natura riprende il suo dominio semi-incontrastato: mucche e pecore a zonzo senza controllo, falchi ed aquile che si posano sui pali della luce, volpi, furetti e cinghiali che scorazzano allegramente.

La scorsa notte Dora ha ringhiato ed abbaiato, rischiando di farmi venire un infarto, in continuazione per intrusi che passeggiavano rumorosamente davanti a porte e finestre.

Noi si continua con i lavori autunnali e ci si dedica ad attività mangerecce in puro stile lockdown: pizza e risotto ai porcini secchi dando fondo alla dispensa.

Questa mattina giro a Stoupa a fare la spesa al supermercato.

Prime impressioni: tutti con mascherina, tutti distanziati, nessuna ressa, nessun carrello stracolmo, banche riforniti normalmente forse più che in estate, alimenti freschi e a km 0.

Il resto degli esercizi sono chiusi e vedremo come fare per le cose che ci mancano.

Pare che sia possibile raggiungere Kalamata se per esempio devi andare in banca (e qui in zona non ne abbiamo); sfrutteremo probabilmente la cosa e ne approfitteremo per andare al mercato all'aperto, in pescheria, da Praktiker per utensili e vernici.


 E ora qualche notizia dalla stampa locale

Il primo giorno di scuola con didattica a distanza pare sia stato un flop colossale.

La piattaforma su cui si basa il sistema è andata in tilt, creando non pochi problemi a studenti e docenti.

Qui la situazione è aggravata da fattori legati alla precedente crisi: 1) non tutti possono permettersi pc/portatili/etc. 2) le famiglie greche hanno per la maggior parte più di un figlio e gli orari per la didattica sono stati fatti in modo tale da non consentire di seguire le lezioni se non si hanno più strumenti elettronici a disposizione; 3) la qualità della connessione non è ottimale per tutti e in tutte le zone. Se poi ci sono anche genitori in smarwork ti scordi di poter accedere alla rete; 4) gli insegnanti a scuola lamentano una rete internet patetica.

Aggrava il tutto una normativa che considera assente anche chi non riesce per motivi oggettivi a collegarsi e dopo un certo numero di ore mancate scatta la bocciatura; è evidente che la discriminazione e la impossibilità all'istruzione per i meno abbienti è un rischio reale

Notizie dal lockdown

I rappresentanti del governo, a più livelli, sono molto preoccupati dalla "rilassatezza" con cui i greci pare abbiano recepito le nuove misure.

Certo, 1 milione di sms sabato sera in orario di coprifuoco per attività motoria non sono pochi, così come 8,6 milioni di richieste di uscita durante i primi 2 giorni di lockdown.

Ma, e siamo alle solite, se consenti alle persone di agire, non puoi poi minacciarle se nel rispetto della legge queste utilizzano gli spazi concessi.

A proposito: dopo che il numero di positivi era balzato a 2000 casi da qualche giorno si è tornati ad una media di circa 1400 casi. 

Tutti noi speriamo che il trend si consolidi e continui.

E ora...birretta

Alla prossima

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