Errori e Orrori... I prodieri

Una delle prime cose che insegnano quando fai un corso di approccio alla regata è l'analisi di tutto quello che non è funzionato a fine gara.

Nel caso della nostra uscita del 29 novembre scorso le cose "rivedibili" sono state parecchie.

Questo è il primo post su quest'argomento e tutti siete invitati (se ne avete tempo e voglia) a leggere e intervenire

Inizio da ciò che mi riguarda da vicino, cioè come prodiere, dalla gestione delle vele.

• Viene preparato un fiocco 2 invece del genoa abituale - LucaT arriva in ritardo, non controlla e tutta la regata viene fatta con una randa (potente) che fa orzare la barca e una vela di prua SOTTODIMENSIONATA che costringe lo skipper sempre alla poggia.

CONSEGUENZA: barca sbilanciata e quindi che non corre come potrebbe/dovrebbe

• Il circuito del gennaker era stato preparato il giorno precedente e non aveva dato problemi, pur con equipaggio ridotto, in condizioni di mare calmo e con 7/8 nodi di vento. Durante la regata, alla prima issata, LucaT e Andrea partono in ritardo sul lato "corto", perdono la penna che finisce nel calavele, devono recuperarla, riescono a "strozzare" con la drizza punto di scotta e mura, l'issata NON riesce e il gennaker si "incaramella".

ORRORE: partire prima, già mentre finisce il lato di bolina, coordinarsi meglio, controllare in ogni caso prima della partenza che tutto sia in ordine, aiutare il gennaker ad "uscire" da sotto il genoa, NON perdere la calma. Issare il gennaker in banchina sabato perchè riposto in modo "non corretto".

• Posizione dei prodieri: durante la regata i due prodieri spesso si sono trovati "fuori posizione". In condizioni di mare formato e vento moderato che lascia la barca spesso molto sbandata è opportuno che non ci si pesti i piedi e non si ostacolino le manovre a piede d'albero.